Piccola riflessione:La preghiera e il Silenzio

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Spesso ,negli ultimi tempi,mi è capitato , nei santuari all’Estero,di vedere come venivano ripresi i fedeli Italiani. Nel rammarico ,non si poteva fare altro che ,in alcune situazioni eclatanti,dover dare ragione a chi riprendeva.

Non di rado ,infatti,se durante una meditazione,in cui il silenzio lasciava spazio a riflessioni personali e utili ad una preghiera profonda,questo veniva interrotto da vociare di gruppi di fedeli italiani che si riunivano per fare “comitiva” .

La grande umanità che ci contraddistingue,ultimamente ,sta lasciando spazio ad una male-educazione che a volte raggiunge l’imbarazzante.

Personalmente ho assistito a spinte per entrare in Chiesa e per prendersi il posto,non curanti del fatto che fedeli di un’altra lingua stavano assistendo alla Loro Santa Messa…

Sovente non c’è preparazione prima della Santa Messa ,non c’è il silenzio e rimane un mistero il come si riesca a parlare anche per alzarsi o sedersi .

Il chiacchierare ,anzi,sembra che sia lecito prima della Santa Messa ! senza ricordare che il raccogliersi prima ,sia non solo auspicabile ,ma soprattutto raccomandato!

Nella Santa Messa,infine,si assistono,specie con noi fedeli italiani,alle interpretazioni a seconda della Parrocchia  o gruppo di provenienza,per cui anche le parti liturgiche che spetterebbero al Sacerdote vengono ripetute con una confusione che in alcuni  momenti  si può facilmente immaginare.

Capita che addirittura alcune persone ,che in realtà vorrebbero vivere la liturgia come dovrebbe essere ,chiedano di poter assistere ad una Santa Messa non in lingua Italiana, per via della compostezza e tranquillità nello svolgimento  che i fedeli di altre culture sembrabo garantire e questo ,purtroppo,è un sintomo di disagio che dovrebbe essere valutato forse più attentamente.

Tutto questo è veramente un dispiacere perché si sta abbassando la qualità della consapevolezza del dono grande del vivere la Santa Messa insieme al comprendere che il luogo dove si svolge invita al raccoglimento .

Una volta,”il vestito della domenica” era il vestito più importante ,quello che era riservato al giorno più importante della settimana. Gli Uomini si toglievano il cappellol'entrare in Chiesa e le donne curavano molto l’abbigliamento proprio e quello dei figli,ora invece sembra lasciato tutto la caso ,pensando ,erroneamente ,che questo sia un modo di essere “Giovani e moderni”…

Esistono ,tuttavia dei segnali che forse qualcosa sta cambiando:l’anno scorso ,durante una funzione in un famoso Santuario estero,un Sacerdote Italiano ,con piglio deciso ed efficace ,ha dato delle indicazioni sul come partecipare alla Santa Messa e ,come anche io personalmente ho fatto,c’è stata gente grata che esclamava ,un liberatorio :”Finalmente”.

Forse basterebbe impegnarsi di più ,anche personalmente, a leggere o ri leggere il Catechismo della Chiesa Cattolica,o consigliare di farlo, per ricordare semplicemente quando dice ad esempio:

“  La chiesa deve anche essere uno spazio che invita al raccoglimento e alla preghiera silenziosa, la quale prolunga e interiorizza la grande preghiera dell'Eucaristia.”

 

Consiglio di leggere ,per chi volesse ,anche:

“Redemptionis Sacramentum “ un testo prezioso che possiamo trovare anche on line all’indirizzo http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/ccdds/documents/rc_con_ccdds_doc_20040423_redemptionis-sacramentum_it.html  .

 

GL.

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