La Misericordia può vivere senza verità?

È davvero Misericordia non dire quando un peccato è peccato? 
È davvero giusto dire a chi è in grave peccato che tanto verrà perdonato/a e che l'importante è l'amore?
Già, ma quale amore? Quello che prende e non da? Quello di una stagione del "stiamo bene insieme" e a chi importa delle conseguenze perché come dice lo slogan ora LoveIsLove? Quello dove una donna più che matura si mette con un ragazzino o forse bambino, per sposarselo alla maggiore età, e privarlo, ovviamente per ragioni anagrafica di lei, della genitorialità? Non è un giudizio, ma un dato di fatto... 
Ma basta andare solo a qualche anno fa per capire come tutto si sia capovolto e come vieni additato come "bigotto" e medioevale, solo al pensare ad un minimo di buonsenso... 
Non è peccato, forse, sfasciare un matrimonio dopo pochi mesi (non parlo di gravi e tragiche situazioni) perché "non sento più" (come fosse una canzone), fare un figlio con tre o quattro genitori, perché "era il mio desiderio" e magari due porte più in là, il frutto di una serata, viene buttato via, in nome dei "diritti" (non del più debole ovviamente) come una carta straccia?
E che dire dell'esibizione di alcuni ex sacerdoti (lo saranno per sempre davanti a Dio ) con tanto di compagna- spesso tutto tranne che pudicamente defilata-magari applauditi da fan del web " del diabolico buonismo" che sdogana qualsiasi cosa: non ha detto forse Gesù che "chiunque scandalizza uno di questi miei piccoli... Ecc.... Ecc" che dire?
Certo il Signore solo legge nei cuori... Ma la Misericordia può vivere senza verità?
Questo è il punto centrale. Tutti siamo peccatori, tutti possiamo usufruire della Misericordia, a patto che questa non diventi una scusa per fare quello che si vuole e attribuire al Signore cose che non sono scritte nel Vangelo e questo si commenta da solo. 

 

G.L