Un violentissimo terremoto e uno tsunami hanno colpito venerdì 11 marzo il nord del Giappone, estendendosi poi alle coste del Pacifico. Onde alte dieci metri
hanno devastato la costa di Sendai, nel nordest del Giappone e il Paese è sconvolto da questa emergenza.
Il Presidente di Caritas Giappone, S.E. Mons. Isao Kikuchi, vescovo di Niigata, ha assicurato l'impegno di Caritas Giappone, il cui direttore, padre
Daisuke Narui si sta attivando per far fronte ai bisogni più urgenti. La Caritas in Giappone è un piccolo organismo che comunque ogni anno riesce a sostenere un centinaio di progetti nel
Paese e all'estero per circa 3 milioni di dollari. Si è attivata in passato per grandi emergenze in Asia, come lo tsunami del 2004, il terremoto in Pakistan del 2005 e quello a Yogyakarta nel
2006.
In tutto il territorio nazionale con 127 milioni di giapponesi i cattolici sono circa 450mila, pari allo 0,35%, sparsi in 16 diocesi.
Caritas Italiana esprime solidarietà e vicinanza nella preghiera a Caritas Giappone e alla popolazione colpita ed è pronta, in collegamento con la rete
internazionale, a sostenerne gli sforzi una volta messo a punto un piano di primo intervento.
Resta anche in contatto con le altre Caritas del Pacifico per monitorare l'evolversi dell'allerta tsunami. In particolare gli operatori di Caritas
Italiana in Indonesia riferiscono al momento, dopo l'allarme lanciato, di una vigile situazione di attesa.
Caritas Torino sostiene le iniziative della rete internazionale di Caritas. È possibile contribuire con una donazione in denaro, specificando nella
causale "Emergenza Giappone", tramite:
•conto corrente postale 12132106 (intestato Caritas Diocesana Torino),
•conto bancario (IBAN IT 07 Q 01030 01017 0000000 16320),
•versamento diretto presso la sede Caritas di Via Val della Torre 3 (da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 12)
Per ulteriori informazioni vedere il sito
Caritas Torino.
tratto da
http://www.diocesi.torino.it
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